• Pubblicata il 12/10/2005
• Autore: Novellino

In tre - Ragusa Trasgressiva

Glielo avevo proposto io… e lui, come sempre, mi accontenta: oggi lo facciamo in tre! L’appuntamento è a casa di un suo amico, scelto da lui; non ci conosciamo, e questo rende la cosa ancora più eccitante. A quanto pare è un medico sessantenne, separato, non altissimo ma molto dotato. Si chiama Gaetano. Quartiere “bene”, strada silenziosa, palazzina elegante: perfetto! Al citofono dico il mio nome e l’altro apre senza indugio, dicendo “quarto piano”.

Busso e viene ad aprire di persona. Mi sorride. “Ciao Gaetano!” “Ciao! Benvenuto. Entra”! La porta si richiude dietro di me. Sento il suo sguardo bruciarmi addosso mentre mi squadra con attenzione. Sembra sorpreso, ma dissimula bene. “Sei carino!” dice, “Piero me l’aveva detto… comunque sei una bella sorpresa.” “Grazie… anche tu!” “Bene… Vuoi accomodarti? Piero non è ancora arrivato.” “Volentieri”. Mi accompagna in salotto e mi offre succo di frutta e biscotti da tè. Chiacchieriamo… la conversazione decolla facilmente. E’ simpatico! E non è male… robusto e un po’ tarchiato, scuro di carnagione, virile… porta gli anni benissimo… insomma un’ottima scelta. Bravo, Piero! Però sei in ritardo. Il telefono. Piero si scusa e conferma che non arriverà prima di mezz’ora. Ne approfitto per andare in bagno, dove mi denudo completamente. Quando torno in salotto lo raggiungo e mi inginocchio davanti alla sua poltrona, guardandolo negli occhi… Sorride compiaciuto. Senza parlare inizio a slacciargli i pantaloni.

In un attimo il suo sesso emerge. E’ grosso davvero e non è nemmeno al massimo dell’erezione! Largo, grosso e lungo… un sogno! Speriamo che duri. Inizio ad accarezzarlo con le mani, le labbra e la lingua, e in un attimo si indurisce. A stento riesco a prendergli in bocca la cappella. Lui geme mentre io lo coccolo, ma mi lascia fare, godendosi il servizio. “Mmhhh… sei bravo… che bocca! Ti devo aprire come si deve… lo vedi come ce l’ho grosso?” Mh mh… bello!” “Ti piace, eh?” Si” “Bravo… lo vuoi?” La domanda mi trafigge: sento già infatti un desiderio pazzesco salirmi dal culo al cervello ma sono ancora titubante perché non conosco il mio partner e non so se Piero accetterebbe di farmi scopare dal suo amico. E poi è grosso davvero! Vado d’istinto. “Si”, dico, “lo voglio proprio… è bellissimo… mi eccita… non so se Piero è d’accordo ma in fondo è lui che ha combinato… per me va bene così!” “Anche per me…va bene… ma sei proprio una zoccola! Comunque adesso resta dove sei.” Si alza e si inginocchia dietro di me. “Appoggiati alla poltrona e alza bene il culo”. Ubbidisco. Subito la sua lingua mi inzuppa il buco di saliva e dopo un attimo è la sua cappella a premere. Spingo… mi allargo… è enorme… fa male, ma lentamente scivola… “Dài che ci siamo” dice, “eccolo!” Un colpo secco, potente e mi sfonda, inchiodandomi alla poltrona. Provo a gridare ma un attimo prima mi ha tappato la bocca con una mano. Il dolore mi implode nella pancia mentre il suo sesso caldo la riempie sempre più tangibilmente. E’ quasi bello… no, è bello.. bellissimo! Apro la bocca e risucchio le sue dita… “Mmhh…. Che culo… stretto stretto… è di seta! Aspetta che te lo allargo ancora.” Si ritrae bruscamente e uscendo mi sfonda da dentro. Mi contorco per il dolore. “Fa male? Ma no… dài, che ti piace! Senti ora come entra!” e mi penetra di nuovo, stavolta più facilmente. Il mio sfintere martoriato quasi non oppone più resistenza… comincia a fare dentro e fuori apposta, lentamente, godendosi la progressiva facilità con cui mi possiede e la goduria che comincia a prendermi.

Suona il citofono: Piero! Quasi me l’ero dimenticato. Gaetano si alza e va ad aprire. Io torno in bagno e decido di restare nudo. Solo mi sciacquo un po’… e così posso constatare che il mio culo non è più quello di prima! Indosso i boxer e torno in salotto mentre i due amici si stanno accomodando. “Sei già pronto?” mi fa Piero, un po’ sorpreso. E’ sempre stato un po’ geloso… “Si, Piero… tu non c’eri e Gaetano è stato così gentile ad ospitarci… e poi è così simpatico… insomma abbiamo già fatto amicizia!” “Bene. Adesso però vieni qui e datti da fare!” “Aspetta, Piero…” dice Gaetano “andiamo in camera, staremo meglio”. “Va bene”.

In camera mi tolgo i boxer e mi stendo a pancia in giù sul lettone mentre i due amici si spogliano. Finalmente mi raggiungono, nudi, e iniziano ad accarezzarmi; io li ricambio. Per farmi perdonare mi dedico in particolare a Piero, succhiandoglielo, e così indirettamente invitando Gaetano a salirmi sopra. Lui non si fa pregare e mi schiaccia, arrapatissimo, mentre io servo il suo amico… si strofina, spinge… Piero lascia fare… colgo un’occhiata d’intesa tra i due e subito dopo il refrigerio di una fresca crema lubrificante proprio là dove sono ancora indolenzito… e poi ancora l’incredibile consistenza del sesso di Gaetano, che si inabissa di nuovo dentro di me mentre io accentuo i gemiti e Piero mi blocca la testa intorno al suo cazzo. “Allora sei contento? Ne volevi avere due e adesso li hai… contento?” “Mmhh mh” annuisco senza smettere di succhiare “Bene… e ti piace?” “Mh mh…” “Bravo… Gaetano, e tu che ne dici?„ “Fantastico… docile, stretto, versatile… un tesoro!” Adesso mi sta scopando con foga. “Sburriamolo, dài… io ci sono quasi… io da sopra e tu da sotto… dài che lo facciamo contento!” “E tu che ne dici? La vuoi? Guarda che è tanta!” “mh, mh…si!” Piero comincia a godere. Il suo seme mi inonda bocca e gola e tento di ingoiarlo mentre anche la calda sborra di Gaetano mi schizza con forza nella pancia tra i suoi grugniti di piacere. E’ un attimo infinito, bellissimo di sopraffazione e sottomissione… proprio quello che volevo!

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