• Pubblicata il 30/11/2009
• Autore: Mirko

La damigiana - Ragusa Trasgressiva

La mia attività è produrre e vendere vino. Nel periodo febbraio-aprile nei fine settimana vado con il mio furgone a consegnare il vino ai clienti a domicilio portando loro le damigiane che poi provvedono a travasare in bottiglia. Quest'anno alla lista si è aggiunto un cliente nuovo, grazie al passaparola, col quale avevo concordato di consegnare una damigiana nella tarda mattinata di una domenica di aprile. La tarda mattinata però è divenuta primo pomeriggio in quanto sono arrivato dal cliente alle 14 abbondanti. Itanto che suonavo al citofono un tizio sui 60 anni, era poi il mio cliente, è uscito dal portone dicendomi che doveva andare di corsa e che stava scendendo sua moglie per seguire la cosa. Poi è sparito di corsa. Dopo un attimo è arrivata la donna, una straniera che ho subito intuito essere una cubana. Mi è apparsa abbastanza anonima, vestita con una tuta sportiva abbastanza logora, anche se molto più giovane del marito.
Insomma niente di trascendentale a prima vista. Mi ha fatto strada verso la cantina dove ho deposto la damigiana da 52 litri. A quel punto mi ha detto di seguirla che aveva i soldi in casa.
L'appartamento era modesto ma pulito e la donna, che si era presentata come M...., mi ha offerto un caffè. Ho accettato volentieri, quella era l'ultima consegna, e ho chiesto se potevo andare in bagno. Ho avuto modo così di mettermi in ordine e di rinfrescarmi. Il tempo di sedermi sul divano e M. è comparsa con il caffè fumante. Si è tolta la parte superiore della tuta e mostra un bel seno sodo che preme la t-shirt aderente. Ha raccolto i capelli in una coda di cavallo. Sembra un'altra donna. Fresca e attraente. Mentre beviamo il caffè chiacchieriamo. In effetti è cubana. In breve mi confida che sperava di venire in Italia a fare la signora ma che il marito non ha molte disponibilità e che, oltretutto essendo molto avaro, non le lascia molto da scialare, che se vuole comprarsi un paio di scarpe nuove deve fare mesi di economia.....
(questo è il preambolo. Se sarà pubblicato continuerò la storia)

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