• Pubblicata il 02/09/2011
• Autore: Simona

Non sei al sicuro - Ragusa Trasgressiva

Questo fine settimana sono rimasta ancora sola a casa. Il mio fidanzato è via per lavoro e io mi ritrovo a navigare in rete per cercare di riempire il vuoto.
Non ho voglia di uscire, non senza di lui. Così mi preparo un panino e decido di guardare un bel film. Mezzanotte è passata da un pezzo ma il silenzio che c'è intorno non mi da pace.Mi giro e mi rigiro per cercare di mettere a posto la t-shirt che indosso. Mi sembra di soffocare, ho caldo... Senza rendermi conto pian piano mi lascio andare e puff sono nel mondo dei sogni.
Non so quanto tempo è trascorso ma uno schiaffo mi sveglia. Sono terrorizzata.
è buio e non riesco a vedere nulla ma sento; sento la sua voce. è una voce rocca, dura e autoritaria.
" Alzati troia, ti ho detto che sarei passato e l'ho fatto. Non avresti dovuto lasciare la chiave sotto lo zerbino." mentre lo dice non mi lascia modo di parlare perché sento il nastro isolante sul mio viso. cerco di lottare : " lscimi mmmm " cerco di colpirlo, di fargli capire che non voglio giocare. Stavo dormendo e non mi era piaciuta la sorpresa ma lui è troppo forte. Le sue braccia mi trattengono, ma lasciano lo spazio per potermi agitare. Sono stanca ormai. Mi porta sulle braccia in cucina. Là mi stende a pancia in giù sul tavolo con le gambe ben divaricate; ogni membro è legato ad una gamba del tavolo. So già dove vuole arrivare ma non pensavo che potesse farlo in questo modo.
" Ora farai la brava se non vuoi prenderle! Hai capito troia del cazzo? Lo sai che ora sei mia??" cerco di lottare ma so che è inutile. Mi da due schiaffi fortissimi sul culo e poi un pugno all'altezza dei reni. Sono addolorata e non reagisco più.
Prende una forbice e con colpi veloci taglia la maglietta. Per le mutandine decide di fare piano, di farmi sentire la lama fredda vicino al culetto, ma poi mi libera anche di queste ultime.
" Hai visto?? Ora sei tutta tenera e dolce come piace a me, vero cagna? Fammi giocare un po' con te! Ora prendo il regalino che ti ho portato, è fresco, l'ho appena raccolto per te." Non riesco a girarmi ma tra un'istante avrei sentito. Adesso capisco perché indossa i guanti, mi aveva portato un mazzo di ortiche. Ne rompe qualche foglia e inizia a metterle nei punti strategici. prima mi fa alzare di poco e le poggia sul tavolo al contatto con le tette e le altre me le poggia sotto la guancia " Così puoi annusarle troia" e con il resto rifà il mazzetto e inizia a picchiarmelo sulla fighetta. Fa molto male, anzi, più che male è un fastidio, mi prude tantissimo ma ahimè mi sto eccitando.
" Haha, vedo che stai colando cagna, sei in calore? Ti piace eh?"
Non posso farci nulla, mi sento indifesa ma cosi eccitata. Lui prende alcune foglie e me le posa sul bucchino dietro, con il dito pian piano inizia a spingerle. Vorrei urlare, ma non posso. Brucia da morire... Appena mi abituo lo toglie e dice: "Ora fammi godere vacca" e m'infila il suo grosso arnese fino in fondo. Il culo si dilata velocemente ma fa male... inizia a spingere subito forte, io sono ormai in estasi. Come è possibile che cosi poco mi faccia quasi raggiungere l'orgasmo? Lui se ne accorge e smette.
" No, bella bambina!! Stasera è tutta per me;solo il godo; se poi ho voglia magari ti do il permesso ma più tardi! Sentimi bene, ora ti tolgo il nastro ma se urli ti picchio, e tu sai che non scherzo, vero?" faccio di sì con la testa e finalmente sono libera.
"Ora da cagnetta brava devi leccarmi il cazzo, senti il tuo sapore!" Sono schifata ma i miei capelli sono tra le sue mani cosi faccio come ordinato.
La sua mano mi controlla, mi fa scorrere l'asta fino alle palle poi mi porta verso il perineo. "No , ti prego, là no!" mi scende una lacrima ma lui è inflessibile. Sono in ginocchio per terra quando lui si gira e mi porge il culo leggermente piegato così da farsi leccare bene. Mi parte un conato di vomito ma lui non s'intenerisce.
" Tira fuori la lingua se non vuoi che ti faccia male. Strofinala per bene, voglio sentire il tuo disgusto nel leccarmi il culo sporco. Per te dolce cagna non mi sono lavato, sei contenta?" rispondo con soli singhiozzi ma mi do da fare. Inizio a sentire lungo la gamba destra i miei umori. Sono al settimo cielo.
Lui mi gira e inizia a scoparmi la bocca, è così cattivo che mi fa soffocare. Sono rossa ma lui è cosi eccitato che nulla lo ferma. i colpi sono sempre più forti e profondi. La sua mano mi spinge finché il mio naso tocca il suo scroto. Mi viene in gola subito ma la sua morsa sui capelli rimane costante. Non capisco cosa vuole fare...
Mi trascina in bagno velocemente e mi fa inginocchiare nella doccia. "Apri quel culo zoccola" Appoggia la cappella vicino al buco e sento un getto forte. Mi sta pisciando nel culo. Sono così umiliata che mi viene da piangere ma lui mi sfiora la fighetta e sente la mia eccitazione... Sa che non sto soffrendo. Sono messa in ginocchio con il culo alto, pieno di caldo piscio da lui. La testa è giù sul fondo della piccola vasca. Mi penetra con 4 dita nella figa "Ahhh, grazie Padrone" mentre mi penetra con forza inizia ad uscire il piscio e scorrendo arriva al mio viso. Lui se ne accorge e mi obbliga a berlo. Io mi rimetto a piangere, "Non posso, mi fa schifo, ti prego" ma come al solito prendo due schiaffi sul viso e inizio a succhiarlo.
" Hai visto che puoi, dai su vieni cagnetta che inizio ad annoiarmi" mentre lo dice me ne infila anche il quinto dito... Ahhh, sono così eccitata e dopo altri quattro o cinque colpi vengo. "Dai puliscimi la mano come una cagna che devo andare. Non voglio che mi veda qualcuno uscire da qui quindi sbrigati che è l'alba"
Inizio a leccarlo mentre lui mi porta in braccio sul letto. Mi copre e se ne va... Così senza una parola... Lo sento che riposa la chiave dove l'ha trovata e mi riaddormento.

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