- Pubblicata il 29/08/2007
- Autore: Giuseppe
Serata Imprevista - Ragusa Trasgressiva
Sono un uomo di 39 anni, alto , brizzolato, fisico
asciutto.
Ti voglio raccontare la mia storia.
Tempo fa convivevo con una bella ragazza, alta bionda,
fisico mozzafiato.
Una notte mi vegliai nel mio letto indolenzito
infastidito da qualcosa, infatti la mia Rossana mi
aveva legato mani e gambe con delle cinture.
Gli chiesi che cosa significava, mi rispose:
Da tempo ho una strana voglia che voglio sperimentare
con te.
Si mise sopra di me tutta nuda e spingeva il suo
clitoride in mezzo alle mie natiche, poi si mise
seduta sulle mie spalle, cosi sentivo la sua vulva
bagnata.
Prese dell’olio profumato e mi incominciò a massaggiare
le spalle fino in mezzo alle natiche, sempre più
incisivo era il massaggio fino al punto che due dita
di ogni mano in maniera alternata entravano nel mio
ano, provocando un bruciore atroce.
Ad un tratto incomincio a sculacciarmi molto forte,
tanto che cercai di liberarmi, ma non ci riuscivo,
allora provai a gridare per spaventarla e lei prese le
sue mutandine e in un momento me le infilò in bocca
bloccandole con le sue calze intorno alla testa.
A questo punto prese una delle mie cinture di cuoio e
mi colpi un paio di volte e mi disse se mi piaceva,
veramente un dolore atroce.
Poi ricominciò a sculacciarmi, devo dire che quando
sentivo la sua manina calda sulle mie natiche rosse,
mi dava un senso strano anche se il dolore era tanto
perché picchiava forte.
Poi mi infilò una mano sotto alla pancia, toccandomi
il pisello che era stranamente duro, in un attimo
infilò due cuscini sotto alla mia pancia e mi disse
che ora mi avrebbe fatto provare quello che io
reputavo una goduria infinita.
Tutte le sue mosse le osservavo dallo specchio che
avevo sulla sponda del letto.
Uscì dal bagno con una mutanda di pelle e un grosso
fallo nero di gomma che aveva accuratamente
ingrassato.
Ecco ora tocca a te non ti preoccupare ci penso io a
farti godere.
Mi allargo le natiche con forza e mise la punta di
quell’attrezzo in prossimità del mio buchino,
incominciò a spengere piano fino a far entrare la
cappella, lo lasciò un po’ e poi lo tiro fuori,
aspetto un attimo e poi dentro un’altra volta più in
profondità, un’altra volta fuori.
Disse: che ne pensi, ti piace e aggiunse due
sculacciate fortissime.
Poi incominciò a penetrarmi sempre più forte e con una
ferocia inaudita, lo ruotava all’interno del buco, lo
faceva uscire e rientrare ripetutamente e poi pompava
in profondità, non si lasciava scappare qualche
sculacciata.
Mi pompò così che il mio culo sembrava una grossa
figa.
Quando fini, prese ancora la cintura e mi picchiò per
10 volte.
Mi slego, andai al bagno di corsa , poi facemmo
l’amore.
Ma il rapporto non continuò.
Dario Fo
Eh, caro Giuseppe, le cose belle finiscono in fretta. Fatti coraggio e vedrai che tra non molto troverai chi ti massacra a dovere...
zozzone
lo sterco di mucca vi piace cosi tanto che prima di farvi sbregare il culetto lo assaporate con una profumatina all'alito!!! Cessi!!!
X CHICCHESSIA
Hai il culo aperto come una buatta con i cetruli acetati ....hai ormai il culo sfiatato a peste , e la bocca che ti fete a feturia di sborra e il necco che ti esce dal neso... in poche parole si nu buon ricchion!!!!!!
Chicchessia
Ogni mattina rompono il culo alla mia mammina e poi la portano giù all'ospedale "San Gennaro" alla Sanità e col pretesto di medicarle le ferite finiscono di allargarle il culo con l'asso di bastoni
per X CHICCHESSIA
Pigli'o n'cul ricchio', ca sul' chest' sai fà