• Pubblicata il 28/10/2006
• Autore: Stella

Sono diventata la sua cagna - Ragusa Trasgressiva

Non so come né perché (o forse si) ma da 3 mesi la mia vita è cambiata e certamente in meglio, anche se temo quando lui se ne andrà e io resterò sola. Lui si chiama Alex, 30 anni, lavora nell’impresa di spedizioni cento metri da casa mia. L’ho conosciuto per un pacco arrivato per sbaglio a me. L’ho riportato al suo ufficio ma dimenticai la borsetta. Lui venne a riportarmela. Erano le tre del pomeriggio, ero appena tornata dall’ufficio, mio marito era fuori dal mattino. Alex entrò, gentile, per cortesia gli offrii un caffè, senza volere rovesciò il caffè sulla mia gonna, io ero imbarazzata e gli chiesi un attimo per cambiarmi. Andai in camera, mi tolsi la gonna e stavo cercando dei calzoni quando mi sentii osservata. Alex era sulla porta e mi guardava, avrei dovuto urlare? Entrò e mi disse con una voce ferma, decisa:
“Ti vestirai dopo! Spogliati!” Io mi spaventai e cercai di prendere il telefono sul comodino ma lui mi era già addosso:
“Non chiamerai nessuno!”
Mi buttò sul letto e mi montò a cavalcioni bloccandomi, cercai di spostarlo ma era troppo grosso. Mi diede due sberle:
“Smettila!”
Poi mi slacciò la camicetta e mi tolse il reggiseno, tenendomi per i polsi scese a leccarmi e succhiarmi i capezzoli.
Poi si scostò per togliermi collant e slip. Prese i collant e li uso per legarmi i polsi dietro la schiena. Si alzò e si tolse la camicia e poi i calzoni e gli slip. Aveva il cazzo duro, un cazzo di dimensioni notevoli che mi trovai davanti al viso un istante dopo:
“Dai!” e iniziò a scoparmi in bocca. Non potevo far nulla con lui sopra e le mani legate. Lo infilava e lo tirava fuori, vedevo lui enorme sopra di me. Poi si fermò si alzò, di peso mi fece girare e mi mise con la faccia sul letto e il culo in alto. Lo sentii entrare e anche lui si accorse della mia eccitazione che era tale che il suo andare e venire dentro la mia cosina era veloce e agevole. Mi stava scopando e io ero lì a provare piacere. Ma ero completamente persa. Si accorse della mia posizione scomoda: con le braccia legate dietro l’equilibrio era davvero instabile, così mi fece scivolare indietro mettendomi sul bordo del letto con le ginocchia in terra e poi lo sentii entrare di nuovo ma stavolta nel mio culetto. Mi tenne ferma la testa sul letto e lentamente mi sodomizzò ma nello stesso tempo sentii la sua mano fra le mie cosce. L’orgasmo arrivò in una maniera esplosiva, un orgasmo che non conoscevo, così lungo e forte che iniziò prima del piacere di Alex che mi rimase dentro e che continuò anche quando lui aveva già eiaculato.
Poi si alzò e si rivestì. Io ero lì, sudata e scossa da quell’orgasmo che avevo sentito come mai prima. Mi slegò e mi fece sdraiare su letto:
“Ti chiamo io” e se n’è andato.
Mi sono fatta una doccia e sono rimasta lì in vestaglia. Ero eccitata e sottosopra. Ero stata violentata? Ma avevo provato quel piacere incredibile e cosa voleva dire che mi avrebbe richiamata?
Mio marito è tornato a cena e alla sera a letto abbiamo fatto all’amore, è stato bellissimo ma io lo facevo con Alex, anche quando ho succhiato il cazzo di mio marito e per la prima volta ho ingoiato, io ingoiavo il seme di Alex.
Ho aspettato una settimana prima che lui mi chiamasse.
“Oggi alle 3” tornò anche quel pomeriggio e poi mi ordinò di aspettarlo ogni lunedì mattina alle 9. Mio marito parte alle 8, in ufficio ho cambiato il turno e alle nove lo aspetto. Passo la settimana ad aspettare il lunedi. Lascio la porta socchiusa e lo aspetto nuda in ginocchio la fronte sul pavimento. Per due ore sono sua, completamente sua. Mi ha detto che forse sarà trasferito. Sono disperata. Ma spero che qualcosa succeda e che rimanga ancora qui e che non si stanchi di me.

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