- Pubblicata il 27/02/2009
- Autore: Manager_MI
- Categoria: Racconti erotici trav
- Pubblicata il 27/02/2009
- Autore: Manager_MI
- Categoria: Racconti erotici trav
Io, il trav e la sua compagna - Ragusa Trasgressiva
Era un periodo che mi sentivo molto eccitato, sarà per l’avvicinarsi della primavera e per il fatto che ormai da un po’ di tempo non avevo una relazione stabile.
Mi sono sempre considerato un bel ragazzo (fisico muscoloso oltre ad un’ottima dotazione) e, nonostante la giovane età (30 anni), con una ottima posizione lavorativa. Tutto questo, unito ad una discreta esperienza, mi ha sempre aiutato nel mio rapporto con le donne. Tuttavia le mie fantasie sono sempre state rivolte a situazioni particolari, e per questo avevo più di una volta frequentato coppie conosciute in club, e frequentato trav/trans (conosciuti su annunci e chat) che ho sempre considerato particolarmente bravi nell’accontentare le voglie di un uomo.
Navigavo in internet su uno dei tanti siti di annunci di Milano, in cerca di qualcosa di interessante, in modo da poter sfogare almeno parte della mia eccitazione. Tra le migliaia di annunci di escort / accompagnatrici, finalmente trovo un annuncio che recita “trav non mercenaria, svuoterebbe bel cazzone in situazione particolare”.
Pensavo che il fatto che non fosse mercenaria non era sintomo di particolare bellezza (a me trav e trans piacciono molto femminili) ma decisi tuttavia di rispondere all’annuncio con foto e cell.
Dopo poche ore mi arriva la risposta di Luana, che mi dice che vorrebbe incontrarmi per farmi un bel bocchino completo, ma sottolineando che il suo buchino (almeno al primo incontro) non era disponibile. In allegato trovo le sue foto e devo dire che nonostante le mie esperienze sono restato particolarmente impressionato: non sembrava una trav ma una bella fighetta, con capelli mossi neri (naturali), un bel culetto sodo e bianco e delle gambe molto eccitanti; inoltre il suo corpo non aveva la minima traccia di peli.
Decido di incontrarla, la chiamo e ci mettiamo d’accordo per il sabato successivo.
Il giorno dell’incontro la raggiungo all’indirizzo di casa sua, in una bella zona di Milano, chiamo, salgo e mi apre la porta Luana che indossava una gonnellina nera un po’ larga a pieghe, una maglietta rossa e delle scarpette con il tacco basso. Era bellissima e non sembrava affatto una Trav ma una ragazza molto carina e vestita in modo molto eccitante.
Mi fa entrare nel suo appartamento (molto curato) e mi invita ad accomodarmi in salotto. Ci presentiamo, parliamo del più e del meno, mi ribadisce che il suo culetto non è a disposizione, e mi chiede se mi può offrire qualcosa. Alla mia richiesta di un caffè (è primo pomeriggio) mi chiede di seguirla in cucina, ed inizia a preparare la Moka.
Prende il caffè da un’anta in basso, mostrandomi di nuovo quel culetto bianco e sodo e provocando l’aumento della mia eccitazione (avevo già il cazzo barzotto).
Mentre prepara il caffè mi avvicino da dietro e le inizio a palpare quel bel culetto, spingendomi con la mano destra verso il suo buchino; le sposto il tanga e inizio a giocare con l’indice, prima massaggiandolo all’esterno e poi spingendo piano ma senza mai violarle il buchino.
Sento dai movimento del bacino e dall’espressione del viso che le piace, allora mi avvicino al suo orecchio e, mordicchiandolo dolcemente, le chiedo se era sicura di non voler saggiare la mia eccitazione. Le si gira dolcemente, mi mette un mano sul pacco oramai gonfio, e mi dice di essere sicura, dandomi un bacio appassionato.
Intanto il caffè stava uscendo, quindi mi accomodo su una sedia mentre Luana prepara la tazzina e mi porge caffè e zucchero.
Mentre sto per prendere la tazzina, Luana si inginocchia davanti a me, mi slaccia i pantaloni, li fa scendere fino alle caviglie insieme ai boxer, e con le mani inizia a massaggiarmi dolcemente l’asta.
Io bevo il mio caffè e la guardo mentre si avvicina con le labbra ed inizia a leccarmi la cappella ormai scoperta, poi scende con la lingua per tutta l’asta fino a prendere in bocca le palle. Torna su con la lingua e mentre con una mano continua a giocare con le palle, prende il mio cazzo tutto in bocca iniziando a muoversi piano su e giù con la testa, mentre con la lingua continua a bagnarmelo tutto.
Dopo un po’ di questo trattamento, accompagnato da mugolii di piacere da parte di entrambi, si alza dal mio cazzo e mi dice: “hai proprio un bel cazzone, che ne dici se andiamo in camera? saremo più comodi e te lo gusterò tutto per bene”.
A me, tuttavia quella posizione, stava eccitando moltissimo ed in camera avrei sicuro cercato il suo culetto, quindi le dico, con maniere abbastanza decise (l’avevo avvertita di essere un tipo un po’ autoritario) di finire il suo lavoro da troietta lì in cucina.
Le si china di nuovo sul mio cazzo e lo riprende in bocca con fare da troia, mentre io tiro fuori dalla tasca della camicia una sigaretta che mi accendo con soddisfazione.
Lei era come drogata dal mio cazzo che le riempiva tutta la bocca e si muoveva con un ritmo sapiente. Quella situazione mi stava eccitando molto, le poso la mano sulla nuca cercando di farle accelerare il ritmo in modo da raggiungere il massimo piacere; lei lo capisce con le due mani mi scorre le gambe fino ad arrivare a massaggiarmi le palle ed inizia a pomparmi l’asta in modo più veloce.
Io sono vicino al godimento, quindi le poso anche l’altra mano sulla nuca, in modo da non permetterle di togliersi dal mio cazzo nel momento dell’orgasmo. Lei si accorge ma invece di fare resistenza accelera ancora di più il ritmo fino a quando al massimo dell’eccitazione le inondo la bocca con cinque sei schizzi di sborra calda.
La faccia di Luana esprime pieno godimento per il mio orgasmo, tiene tutto il nettare in bocca e continua il suo movimento sul mio cazzo che ormai piano piano si stava rilassando.
“Sei stata una brava puttanella” le dico togliendole le mani dalla nuca, e mentre lei si ferma con il mio cazzo in bocca, sento da dietro una voce femminile: “sì molto brava…”.
Mi giro e vedo una ragazza, alta 1,65 capelli neri a caschetto con indosso una vestaglia che lasciava intravedere due belle tette abbondanti ed un fisico non proprio asciutto ma molto eccitante, oltre una fighetta bella rasata.
Si avvicina verso di noi mentre Luana riprende a pomparmi il cazzo: “Piacere, sono Annalisa, la compagna di Luana, so che nelle mail non avete parlato di me, ma se non ti dispiace ti darei una mano con questa troietta” mi dice.
Un po’ confuso la guardo, le prendo una mano avvicinandola a me e le dico “sarà un piacere per me soddisfarvi entrambe” mentre con l’altra mano le apro la vestaglia che cade a terra.
Lei si avvicina ancora di più, mi bacia in modo passionale poi si avvicina verso Luana; le alza la testa dal mio cazzo, tutto ancora bagnato di saliva e sborra, e le dice “fammi sentire che sapore ha”.
Luana si avvicina alla sua bocca e con fare esperto le versa un po’ del mio seme in bocca ingoiando tutto il resto.
“Ha un buon sapore” dice Annalisa “ma non vedi che hai lasciato tutto quel cazzo sporco? Ora ti faccio vedere come si fa!”. Si abbassa e mi inizia a leccare per bene l’asta che nel frattempo era diventata nuovamente dura per quella situazione che si stava diventando sempre più intrigante.
Io con le mai la inizio ad accarezzare sul collo, scendendo poi sulla schiena ed arrivando infine su quelle belle tette che mi aveva mostrato. Mentre lei mi pulisce per bene vedo che Luana si toglie il tanga mostrando un bel cazzo ormai quasi in erezione, si avvicina con la bocca verso il culetto di Annalisa ed inizia a leccarlo con passione.
Con la mano destra mi sposto anche io verso il culetto e frugando con la mano mi accorgo che la fighetta è già tutta bagnata mentre il buchino del culo è stato bagnato dalla saliva di Luana.
Le inserisco due dita nella fighetta, e sento una gemito da parte di Annalisa, che poco dopo si sposta dal mio cazzo, si alza in piedi e “continua ad occupartene tu, ma fai con delicatezza, voglio che duri” dice a Luana.
Si mette in pedi a fianco a me, e le inizio a ciucciare i capezzoli con cura mentre con le mani le esploro sia il buchino che la fighetta, ormai entrambi ben lubrificati dagli abbondanti umori. Luana intanto riprende il mio cazzo in bocca, muovendosi in modo lento e sapiente.
Dopo pochi minuti di quella posizione, Annalisa si scosta ed esce dalla stanza dicendo “vado a prendere il premio di Luana”. Rientrando evidenzia un sorriso di soddisfazione mentre in mano mostra una cintura di pelle con fallo nero di gomma. Si monta la cinta, guarda Luana con fare deciso e “dai alzati e mettiti sul tavolo”.
Luana esegue con un sorriso malizioso, mettendosi a pecorina con il busto appoggiato sul tavolo. Annalisa prende dell’olio d’oliva, si avvicina al suo buchino, lo lubrifica per bene, poi con un movimento lento, ma inesorabile, inserisce tutto il fallo nel culo di Luana, che accompagna l’ingresso con mugolii di dolore misto a goduria.
Io mi avvicino e mentre Annalisa inizia a scopargli lentamente il culo, io riprendo l’adorazione di quelle tettone mentre ficco in modo deciso un dito nel culetto di Annalisa.
Dopo pochi minuti Luana, che ormai aveva il cazzo in piena erezione, inizia a muovere in modo convulso il bacino fino a quando non restiste più, inizia a gridare ed ha un orgasmo schizzando litri di sborra sul pavimento.
“Ti ho detto mille volte di farmi bere il tuo seme” dice Annalisa mentre le sfila il fallo dal culo, “ora ti faccio provare cosa vuol dire veramente essere inondata”.
Si gira verso di me, mi prende il cazzo in mano, me lo mena per bene in modo da assicurarsi che sia in piena erezione e “dai inculala per bene e riempila di sperma” mi dice.
Io non me lo faccio ripetere due volte, poggio la mia cappella su quel buchetto ormai bello largo e lubrificato, inserisco la mia asta senza trovare nessuna resistenza e, tra i mugolii di piacere di Luana, inizio a scoparla con ritrovata veemenza.
Intanto Annalisa si leva il fallo, si inginocchia dietro di me e, allargandomi il culetto con le mani, inizia a leccarmi il buchino, prima lubrificando le pareti esterno poi piano piano inserendo la lingua.
Io ero eccitatissimo da quella situazione: la lingua di Annalisa mi provocava sensazioni mai provate prima mentre il culo di Luana era accogliente e caldo come quello di una vera proietta. Sapevo di non poter durare a lungo, inizio a pompare più forte mentre Annalisa ormai è intenta a leccarmi le palle che sbattono tra il culo di Luana e la sua lingua, fino a quando non resisto e schizzo di nuovo inondando per bene quel culetto caldo, che nel frattempo si stringe di colpo. Mi accorgo che Luana sta venendo di nuovo con altri schizzi nel pavimento mentre Annalisa oramai è passata dal mia asta a quella di Luana.
Dopo qualche altre pompata tiro fuori il cazzo, ormai barzotto, e vedo Annalisa che famelica si dirige verso il buchino di Luana in modo da poter gustare il nettare che lentamente fuoriesce.
Mi siedo esausto sulla sedia e mentre guardo Annalisa che lecca con cura il buchino di Luana mi accendo un’altra sigaretta per riprendere un po’ di forze, con evidente espressione appagata.
Dopo aver pulito per bene, Annalisa si alza, “vatti a lavare per bene” dice a Luana mentre si avvicina verso di me e mi bacia facendomi provare il sapore del mio sperma misto al sapore del culetto di Luana.
Poi si rimette in ginocchio davanti a me, mi guarda con occhi pieni di eccitazione e mi dice “adesso tocca a me essere penetrata” si abbassa verso il mio cazzo, ormai completamente a riposo, ed inizia a leccarlo per bene pulendolo dei liquidi rimasti, mentre con la mano destra si tocca la fighetta facendo cadere i suoi umori per terra.
“Dovrai essere molto brava, sono appena venuto” le dico mettendole una mano tra i capelli e accompagnando dolcemente i suoi movimenti.
Dopo qualche minuto torna Luana e si mette in piedi a fianco a me. Io con la mano sinistra le inizio a palparle il culetto, potendo apprezzare di nuovo quanto sia sodo e rotondo, e mettendo ogni tanto un dito dentro il suo buchino ancora largo ed accogliente.
Annalisa alza la testa, guarda quella scena e “dai Luana fallo diventare duro, voglio provare due cazzi oggi!”.
Luana si alza la gonnellina nera e si inizia a toccare e noto che il suo cazzo è già barzotto, mentre il mio, pur essendo leccato per bene da Annalisa (ma non bene come aveva fatto la sua compagna) non ancora ne vuole sapere di riprendere vita.
Annalisa si alza di nuovo dalla mia asta, mi guarda eccitatissima, mentre ancora si tocca la fighetta, e mi dice “dai una mano a Luana, sei con la bocca all’altezza giusta!”.
Io la guardo e poi girando la testa vedo quel bel cazzone di fianco al mio viso. Altre volte avevo fatto delle pompe, ma non mi era mai piaciuto particolarmente. Davanti a quella situazione, invece, lo ammiravo con voglia e non vedevo l’ora di farlo eccitare di nuovo.
Quindi apro la bocca e inizio a pompare con cura Luana, mentre con la lingua faccio di tutto per lubrificarle la cappella. Aveva un buon sapore di pulito (il lavaggio era servito) e piano piano diventava sempre più duro, quindi lo tolgo dalla mia bocca e con la lingua inizio a leccarlo dalla cappella fino alle palle.
“Vedo che ti piace, anche tu sei un po’ puttanella” mi dice Luana mentre osserva con piacere che il mio cazzo riprende vita, crescendo nella sua bocca famelica.
Dopo qualche minuto di questo servizio, sia il mio cazzo che quello di Luana erano in perfetta forma, quindi Annalisa, dopo aver testato per bene la durezza di entrambi, si alza e “mettiti a terra, voglio il tuo cazzo nel culo mentre Luana me lo mette nella fighetta!”
Io mi siedo per terra, la prendo dai fianchi, metto il dito indice nella figa di Annalisa per raccoglierne gli umori, e con lo stesso dito inizio a lubrificarle per bene il buchetto del culo. Ripeto questa operazione cinque sei volte in modo da lubrificarle per bene il buchino che sembrava particolarmente stretto.
Quindi con le mani sui fianchi, la faccio sedere piano su di me puntandole la cappella sul suo buchino.
“Fai piano” mi dice “io non sono come Luana”. Io tenendola per i fianchi la inizio a spingere sul buchino, mentre Luana da davanti le allarga per bene le gambe ed il culetto per favorire la penetrazione.
Faccio entrare la cappella ma al grido di dolore di Annalisa la tengo forte dai fianchi, in modo da non farla più scendere e non farle ancora male. Da davanti Luana la bacia e “rilassati, se entra tutto insieme fa meno male” le dice.
La prende sui fianchi, le dà un altro bacio, la spinge verso il basso con forza mentre io con un movimento del bacino le infilo la mia asta che entra completamente, fino a quando il suo bel culo mediterraneo non si appoggia completamente sulle mie gambe e sulle palle.
Annalisa, dopo un urlo strozzato, resta immobile seduta su di me, come impietrita dal dolore. Poi rilassa le gamba, inizia a muoversi su e giù mentre inizia a gemere di piacere. Io mi sdraio completamente sul pavimento e vedo Luana che, sedendosi anche lui sulle mie gambe, mi accarezza le palle che sbattono sul bel culo di Annalisa, si avvicini ancora e con un colpo deciso le infila il cazzone ancora duro nella fighetta bagnata.
Vedo l’estasi nelle espressioni di Annalisa; rilassa ancora le gambe, inarca verso di me la schiena, poggia le mani per terra ed inizia a muovere su e giù il bacino come drogata da quei due cazzi che la stanno scopando, mentre inizia a dire “sii…. Sto godendo…. Godetemi dentro”…..
Per alcuni minuti continua con un ritmo cadenzato ma lento, ed io devo concentrarmi parecchio per non venirle subito nel culo.
Poi inizia ad andare più forte dicendo “sto per godere ancora… dai riempitemi tutta….”, e vedo che anche Luana inizia a lasciarsi andare completamente, iniziandosi a mordicchiarsi le labbra per il piacere.
Io non riesco più a trattenermi e dopo pochi minuti il mio cazzo inizia a pulsare in attesa di spruzzare di nuovo. Sento che anche Luana sta per raggiungere l’estasi, mentre con le mani mi inizia ad accarezzare le gambe su cui si è seduta e dice “dai vieniamo insieme…”.
Io non mi trattengo più ed inizio ad inondare quel buchetto con schizzi violenti; ed intanto sento che anche Luana inizia a schizzare stringendo le mie gambe mentre Annalisa comincia a gridare come una cagna in calore….
Dopo averle scaricato tutta la sborra possibile, Annalisa si estrae i nostri membri e si sdraia per terra facendo colare dai suoi buchini tutto il nostro seme.
Dopo l’ennesima sigaretta, una doccia ed un po’ di riposo, mentre mi rivesto mi si avvicina Annalisa, mi accarezza il culo e mi inserisce decisa un dito nel buchetto.
Io sussulto per un attimo e poi la guardo compiaciuto (era la prima volta e devo dire che mi non mi dispiaceva). Le mi bacia con passione e mi dice “la prossima volta sverginiamo anche il tuo….”
Io la guardo annuendo, poi finisco di vestirmi, saluto Luana con un baccio passionale e me ne torna a casa distrutto.
Purtroppo non c’è mai stata “la prossima volta”, perché la mia coppia di “amiche” si è dovuta trasferire per lavoro. Io tuttavia mi sento ancora eccitato (la primavera ormai avanza) e mi piacerebbe riprovare delle emozioni simili con qualche bella amica Trav o qualche coppia.
Saluti
G.
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silvano
ragazzi occhio che l'eccitazione delle volte vi fa fare cose che poi vi mettono nei casini! Fate sempre con il condom!
avenger
scritto benino ma quanto fumi, non ti farà male?
snoccchia
come te ti va
snocchia
non mi faccio sborrare in culo,grazie.mi piace conoscere trav come me...
Franz
Insomma, seiun bel ragazzo, giovane, bella posizione, bel cazzo e gay. Però se continui a fumare e a farti sborrare nel culo senza preservativo giovane lo rimani, coglione finocchio.