• Pubblicata il 09/02/2007
• Autore: Frantic

Un giorno diverso - Ragusa Trasgressiva

martedì 6 febbraio, 10 di mattina, bella giornata, sole splendente e vento praticamente assente. giungo sulla spiaggia a sud-salento frequentata da gay e bisex tutto l'anno in cerca di una nuova avventura.
premetto di essere bisex ma soltanto orale, nel senso che adoro le donne ma mi piace fare pompini...
scendo dalla macchina con addosso un bel paio di fuseaux bianchi, perizoma nero, felpa arancio e faccio un giro di ricognizione per vedere chi ci fosse in spiaggia ma noto soltanto due personaggi sulla sessantina e un giovanotto bruttino, così faccio una passeggiatina in attesa che arrivi qualcuno più stimolante.
dopo una mezz'ora di attesa mi fermo dietro una siepe a toccarmi un pò, così per ammazzare il tempo, così mi tiro fuori il cazzo e me lo accarezzo un pò, poi dopo un pò notando movimento in spiaggia lo rimetto a posto e vado a vedere, ma era uno dei due vecchiacci di prima, così torno indietro e mi imbatto in una ragazza che mi ferma e mi chiede aiuto: si sentiva seguita da quel ragazzo bruttino che avevo visto prima, così le dissi di restare un pò con me in modo da farlo desistere a continuare a seguirla. notò subito il mio strano abbigliamento e mi chiese il motivo di quel mio look stravagante, le risposi che ero andato a fare footing e che solitamente mi vestivo in quel modo per stare più comodo, ovviamente notò anche il mio perizoma e mi disse che ci credeva poco alla mia storiella...
anna (il suo nome) è una ragazza di 26 anni, alta non più di un metro e sessantacinque, molto (ma molto) in carne, viso da furba ed occhi che lo confermavano... le chiesi io il motivo della sua presenza su quella spiaggia e mi rispose dicendomi che aveva voglia di vedere il mare... mah... bella storiella pure questa...
facemmo una passeggiata, ad un certo punto, sentendo un vociare provenire da dietro una duna, ci affacciammo per vedere chi fosse e cosa stessero facendo e vedemmo due ragazzi, uno con i pantaloni abbassati e l'altro che aveva il suo cazzo tra le mani; rimasimo a guardare meno di un minuto, poi silenziosamente andammo via. la visione di quel bel tarello mi aveva eccitato, lo si notava pure guardando il mio cazzo che era ben duro, lo notò bure anna che mi chiese il motivo della mia eccitazione, io risposi dicendo che era lei che mi eccitava...non ci credette per niente ma mi disse che se volevo sfogarmi un pò con lei c'era solo bisogno di chiederglielo, a lei avrebbe fatto piacere...
così andammo in una zona più appartata ed iniziammo a baciarci, la sua lingua nella mia bocca dimostrava di saperci fare abbastanza, le mie mani esploravano nel suo reggiseno a trasmettevano al mio cazzo implulsi di eccitazione derivanti dalle rotondità esorbitanti del seno di anna che porta la 7'! le sfregavo il cazzo sul suo pancione e lei mi infilò una mano nelle mutande... però dalla parte del sedere, me lo accarezzò dolcemente, poi le sue dita cercarono e trovarono il mio orifizio, ci giocarono un pò su di esso e poi un dito, credo l'indice, entrò nel buco ed iniziò a penetrarmi a mò di stantuffo... intanto la mia bocca era impegnata a saggiare le tette di anna, a gustare il sapore dei capezzoli, mentre la mano destra era andata a fare visita alla sua fica, umida e vogliosa.
in men che non si dica avevo il cazzo nella sua bocca, lei succhiava e slinguava a dovere, succhiava da gran pompinara, mi leccava le palle, mi penetrava il culo, mi succhiava alla grande... le sborrai in bocca, lei mi baciò con la bocca ancora piena, mi fece assaporare la mia sborra, poi ci rivestimmo ed andammo a prendere un caffè, dopo essermi messo un bel paio di jeans... anna è diventata la mia mante, nonostante abitiamo ad una cinquantina di km di distanza, appena posso la cado a trovare...

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