• Pubblicata il 02/11/2005
• Autore: Master

Voglia di... - Ragusa Trasgressiva

Mi era sempre piaciuto guardare le foto sado-maso… e dato che anche molti amici mi avevano fatto capire che piacevano anche a loro, non mi sembrava nemmeno più una cosa strana. Con mia moglie però come fare? A letto era passiva, questo è vero, ma non per questo potevo pensare di ridurla all’impotenza prima di scoparla! Intanto però mentre la scopavo me la immaginavo legata e imbavagliata, e a quel punto veniva subito fuori la deprimente realtà del solito tran tran bocca-figa-culo, faticosamente messo a punto in anni di tristi scopatine coniugali.

Una sera però, mentre era alla pecorina e la scopavo immaginandola come dico io, cautamente le prendo le braccia, gliele giro dietro alla schiena e gliele immobilizzo stringendole i polsi con una mano. Aspetto la sua reazione e… nulla! Continua a godersi la scopata come se niente fosse. Eccitatissimo intensifico i colpi e la stretta, e lei giù, tranquilla, che geme e sembra godere ancora di più per la precarietà dell’equilibrio sulle sole ginocchia… allora la lascio, la sdraio prona, mi metto a cavallo delle sue chiappe e glielo infilo dietro. Lei flette le gambe… le sue caviglie adesso sono vicino ai miei gomiti… gliele stringo sotto le braccia e le riprendo i polsi come prima, stantuffando a più non posso… ora è immobilizzata… gode… e vai!! Le piace! che coglione che sono stato!!

Mi giro e vedo sul letto il suo accappatoio, con la cinta attaccata… che fare? Si o no? Ma si!! Chissenefrega! Proviamo e poi vediamo. Male che vada litigheremo. Allungo l’altra mano fino all’accappatoio badando bene di non rallentare i colpi, così lei non si accorge di nulla. E’ un attimo… fulmineamente tiro via la cinta e gliela giro intorno ai polsi. Lei si gira chiedendo “Che fai?” ma è tardi. “Ti lego” rispondo. “Come mi leghi?” “Ti lego, si, mi va… dài lasciami fare!”

Più facile farlo che dirlo. Mi sfilo e con ciò che avanza della cinta le lego anche le caviglie. Ora è nuda a pancia in giù, coi polsi legati alle caviglie, e dato che la cinta è un po’ corta se muove le gambe si tira anche le braccia. Si dibatte, cerca di slegarsi ma non c’è nulla da fare perché i nodi sono fatti bene. Mi piace guardarla mentre si muove così ma non c’è tempo da perdere perchè potrebbe cambiare idea da un momento all’altro. Allora mi inginocchio davanti a lei, le prendo la testa tra le mani e glielo metto tra le labbra che lei, istintivamente, ha dischiuso, scopandola in bocca fino a riempirla come sempre di sperma.

Non lo aveva mai ingoiato, ma non potendosi muovere non fece il solito salto fino al bagno per sputare… se lo tenne in bocca e così le colò sul collo mentre io continuavo a scoparla tenendole la testa tra le mani.

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